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Dott. Andrea Valli

Oculista. Microchirurgia oculare.

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Sindrome dell’occhio secco

La sindrome dell’occhio secco è una diffusa patologia oculare causata da un’alterazione del film lacrimale. Le lacrime sono composte prevalentemente da acqua a cui si aggiungono elettroliti, proteine, grassi ed altre sostanze organiche indispensabili per la salute dell’occhio. Le lacrime infatti servono per tenere lubrificato l’occhio e proteggerlo dalle possibili infezioni eliminando meccanicamente gli agenti patogeni. Nello specifico compiono le seguenti funzioni:

  • lubrificano e nutrono la cornea;
  • contribuiscono al potere refrattivo dell’occhio, costituendo la superficie di contatto tra cornea e aria;
  • svolgono un’ azione antibatterica.

Se quindi la lacrimazione è scarsa o addirittura assente, o se alcune delle sostanze presenti nelle lacrime non vengono prodotte in maniera sufficiente, la cornea, cioè la delicata parte trasparente dell’occhio, ne risente in modo anche grave.

Tipologie e cause della sindrome dell’occhio secco

Le sindrome da occhio secco si distingue in primaria e secondaria a seconda che sia causata da due diverse tipologie di fattori. Si parla di sindrome primaria quando la patologia è causata da una malattia autoimmune, come ad esempio il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerodermia o la sindrome di Sjögren. Si definisce invece sindrome secondaria quella causata da un’eccessiva vaporizzazione del film lacrimale. Questa iper vaporizzazione è a sua volta determinata da fattori anche molto diversi fra loro:

  • malattie (blefariti, congiuntiviti),
  • errato od eccessivo utilizzo di lenti a contatto e/o colliri,
  • assunzione di farmaci (in particolare ormoni, immunosoppressori, decongestionanti, antistaminici, diuretici, antidepressivi, betabloccanti, farmaci per le malattie cardiache e per il trattamento delle ulcere),
  • età avanzata…

Sintomi della sindrome dell’occhio secco

Le persone che soffrono di sindrome dell’occhio secco riscontrano principalmente i seguenti sintomi:

  • bruciore;
  • sensazione di avere di un corpo estraneo (sabbia negli occhi);
  • difficoltà di apertura delle palpebre, specialmente al risveglio;
  • fotofobia, cioè intolleranza alla luce.

Nei casi più gravi poi può insorgere dolore e annebbiamento della vista.

Come curare la sindrome dell’occhio secco

A seconda della gravità del problema e delle cause che l’ hanno determinata, la sindrome dell’occhio secco si può affrontare in tre diverse e spesso complementari modalità:

  1. modificando le proprie abitudini e adottando una serie di accorgimenti utili come evitare ambienti di vita o di lavoro troppo secchi con riscaldamento troppo elevato e scarso ricambio di aria fresca; effettuare frequenti pause se si lavora di fronte a monitor; bere molto e mangiare più frutta e verdura per aumentare l’idratazione generale dell’organismo;
  1. tramite una terapia farmacologica a base di colliri o gel (lacrime artificiali) formati da sostanze che possiedono l’azione detergente, lubrificante e disinfettante delle lacrime naturali;
  1. utilizzando particolari lenti a contatto che, non appoggiandosi sulla cornea ma sulla congiuntiva, proteggono la superficie oculare dall’effetto abrasivo delle palpebre.
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