La sindrome dell’occhio secco è una diffusa patologia oculare causata da un’alterazione del film lacrimale. Le lacrime sono composte prevalentemente da acqua a cui si aggiungono elettroliti, proteine, grassi ed altre sostanze organiche indispensabili per la salute dell’occhio. Le lacrime infatti servono per tenere lubrificato l’occhio e proteggerlo dalle possibili infezioni eliminando meccanicamente gli agenti patogeni. Nello specifico compiono le seguenti funzioni:
- lubrificano e nutrono la cornea;
- contribuiscono al potere refrattivo dell’occhio, costituendo la superficie di contatto tra cornea e aria;
- svolgono un’ azione antibatterica.
Se quindi la lacrimazione è scarsa o addirittura assente, o se alcune delle sostanze presenti nelle lacrime non vengono prodotte in maniera sufficiente, la cornea, cioè la delicata parte trasparente dell’occhio, ne risente in modo anche grave.
Tipologie e cause della sindrome dell’occhio secco
Le sindrome da occhio secco si distingue in primaria e secondaria a seconda che sia causata da due diverse tipologie di fattori. Si parla di sindrome primaria quando la patologia è causata da una malattia autoimmune, come ad esempio il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerodermia o la sindrome di Sjögren. Si definisce invece sindrome secondaria quella causata da un’eccessiva vaporizzazione del film lacrimale. Questa iper vaporizzazione è a sua volta determinata da fattori anche molto diversi fra loro:
- malattie (blefariti, congiuntiviti),
- errato od eccessivo utilizzo di lenti a contatto e/o colliri,
- assunzione di farmaci (in particolare ormoni, immunosoppressori, decongestionanti, antistaminici, diuretici, antidepressivi, betabloccanti, farmaci per le malattie cardiache e per il trattamento delle ulcere),
- età avanzata…
Sintomi della sindrome dell’occhio secco
Le persone che soffrono di sindrome dell’occhio secco riscontrano principalmente i seguenti sintomi:
- bruciore;
- sensazione di avere di un corpo estraneo (sabbia negli occhi);
- difficoltà di apertura delle palpebre, specialmente al risveglio;
- fotofobia, cioè intolleranza alla luce.
Nei casi più gravi poi può insorgere dolore e annebbiamento della vista.
Come curare la sindrome dell’occhio secco
A seconda della gravità del problema e delle cause che l’ hanno determinata, la sindrome dell’occhio secco si può affrontare in tre diverse e spesso complementari modalità:
- modificando le proprie abitudini e adottando una serie di accorgimenti utili come evitare ambienti di vita o di lavoro troppo secchi con riscaldamento troppo elevato e scarso ricambio di aria fresca; effettuare frequenti pause se si lavora di fronte a monitor; bere molto e mangiare più frutta e verdura per aumentare l’idratazione generale dell’organismo;
- tramite una terapia farmacologica a base di colliri o gel (lacrime artificiali) formati da sostanze che possiedono l’azione detergente, lubrificante e disinfettante delle lacrime naturali;
- utilizzando particolari lenti a contatto che, non appoggiandosi sulla cornea ma sulla congiuntiva, proteggono la superficie oculare dall’effetto abrasivo delle palpebre.