Nell’astigmatismo, diversamente da quanto accade nella miopia, nell’ipermetropia e nella presbiopia, la curvatura della cornea non è uguale in tutti i suoi punti, chiamati meridiani, ma varia, per cui la cornea non è perfettamente sferica e, perciò, il potere del diottro oculare non è lo stesso su tutti i meridiani.
Esiste un astigmatismo fisiologico (cioè normale), di circa 0,50 diottrie, dovuto al fatto che nel soggetto normale la curvatura della cornea sul meridiano verticale è leggermente più ampia di quella sul meridiano orizzontale.
Questo astigmatismo fisiologico viene compensato da una modifica, anch’essa fisiologica, della globosità del cristallino.
Se consideriamo una sorgente luminosa i cui raggi attraversano una normale lente sferica positiva, che ha un uguale potere lungo tutti i meridiani, l’immagine che si formerà sulla retina sarà puntiforme. Quando invece le due curvature (meridiano verticale ed orizzontale) si fanno marcatamente diverse, il sistema oculare avrà due fuochi, posti su due piani diversi, ed i raggi luminosi andranno perciò a fuoco non su di un punto ma su due linee perpendicolari l’una all’altra, chiamate linee focali. Questo è l’astigmatismo.
L’astigmatismo è detto regolare se lungo uno stesso meridiano la curvatura è sempre la stessa, irregolare se la curvatura cambia; se il meridiano più curvo è quello verticale od uno a lui molto vicino, l’astigmatismo viene detto secondo regola, se è il contrario, è detto contro regola.
Le cause dell’astigmatismo sono legate alla deformazione della cornea o alla deformazione del cristallino.
L’accomodazione nell’astigmatico non può modificare l’entità del vizio, ma può soltanto collocare una delle due linee focali sulla retina.
I sintomi dell’astigmatismo consistono in un calo della vista sia da lontano che da vicino. Frequente è l’associazione con l’astenopia accomodativa (cefalea, bruciori oculari, lacrimazione, annebbiamento della vista, congiuntivite, dolori oculari in seguito a lavori da vicino prolungati). Addirittura la sintomatologia non interessa tanto l’acuità visiva quanto l’insorgere delle manifestazioni facenti parte dell’astenopia accomodativa.