L’ipermetropia è un difetto refrattivo che comporta una visione sfocata prevalentemente per le immagini provenienti da vicino. Una persona giovane può essere inconsapevole del difetto a causa della grande capacità di messa a fuoco (flessibilità) del cristallino. La capacità di focalizzare sul piano retinico oggetti posti a distanze differenti è definita accomodazione: tale funzione viene garantita dall’attività del cristallino che, sfruttando la sua naturale elasticità, consente di variare la messa a fuoco oculare dall’infinito sino a pochi centimetri dal naso, almeno sin tanto che non insorge la presbiopia.
Con gli anni il cristallino si indurisce, la capacità di messa a fuoco diminuisce, e l’ipermetropia si rende più manifesta. Difetti molto elevati possono però compromettere la visione anche in età molto giovane. Osservando all’infinito, in condizioni di normalità, il cristallino non esercita alcuna attività accomodativa; guardando da vicino e a distanza intermedia, al fine di mantenere costante la visione nitida, il cristallino mette a fuoco.
Nel soggetto ipermetrope la funzione accomodativa assume un’importanza rilevante perché riporta l’immagine a fuoco sulla retina, facendo convergere i raggi luminosi a livello della fovea.
Le difficoltà del giovane ipermetrope non sono strettamente di tipo visivo, ma piuttosto relazionate al comfort della visione che appare faticosa e può presentare problemi di binocularità; la sintomatologia varia dallo sforzo durante la lettura, con ridotta autonomia soprattutto per periodi prolungati, alla cefalea nell’area frontale, sino a disturbi irritativi (bruciore, pesantezza oculare, sensazione di affaticamento).
L’ipermetrope avverte il bisogno della correzione ottica quando si riduce la capacità di mettere a fuoco del cristallino, o quando la funzione accomodativa non è in grado di contrastare l’entità del difetto. In genere, dopo i 55 anni si presenta una riduzione della potenza del cristallino che induce una condizione d’ipermetropia definita senile; questa situazione si manifesta negli individui emmetropi e negli ipermetropi latenti.
L’ipermetropia nei bambini è spesso asintomatica, soprattutto se leggera, per cui non è sempre facile rendersi conto del problema. Con gradi di ipermetropia elevati potrebbe invece notarsi il fenomeno dello strabismo. È consigliabile dunque che i genitori sottopongano a visita specialistica i figli di 3-4 anni senza attendere la visita scolastica, che generalmente viene eseguita attorno ai 6-8 anni, quando fenomeni quali strabismo e ambliopia potrebbero già essere ampiamente stabilizzati.
Come si corregge l’ipermetropia
Si usano gli stessi presidi previsti per la miopia:
Occhiali con lenti convergenti (positive), che permettano far cadere i raggi luminosi direttamente sulla retina e non posteriormente ad essa
Lenti a contatto con il medesimo effetto
Chirurgia laser: prevede l’asportazione di strati della cornea per rendere la sua superficie più curva.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/salute/ipermetropia.html