B.Brogliatti*, E. Amasio**, C.Feira**, A. Valli***
Istituto di Clinica Oculistica dell’Università di Torino
Direttore: Prof. B.Boles Carenini
Ospedale Oftalmico di Torino – Divisione Glaucomi**
Primario: Prof. M.Gastaldi
Ospedale Oftalmico di Torino – Divisione di Traumatologia***
Primario: Prof. G.Bellone
Come valida alternativa all’arteriografia carotidea, non scevra talvolta di gravi complicanze e soprattutto non eseguibile su larga scala proponiamo la misurazione della PAR mediante l’impiego dell’arteriotonografo di Stepanik. Tale metodica in realtà ci consente la registrazione della pressione dell’arteria oftalmica che essendo l’unica branca della carotide interna tra la biforcazione della carotide comune ed il circolo di Willis, rispecchia fedelmente la situazione emodinamica del circolo carotideo (Diap circolo carotideo). Tale strumento permette inoltre ad un unico operatore di effettuare la misurazione simultaneamente all’apparire del fenomeno del collasso dell’arteria centrale della retina.
MATERIALI E METODI
L’apparecchio schematicamente consiste di:
- una lente a contatto acrilica che permette l’osservazione con la lampada a fessura del disco ottico e la simultanea applicazione di una pressione manuale sull’occhio in esame;
- una sonda sensibile alla pressione, incorporata nella lente, che registra continuamente la pressione intraoculare;
- un’unità elettronica principale che permette il comando di tutte le funzioni dell’apparecchiatura e che include il registratore grafico, il dispositivo di lettura digitale ed i dispositivi di calibrazione.
La figura seguente riproduce una registrazione grafica della PAR sistolica e diastolica: come dimostrato in uno studio clinico sperimentale condotto dallo stesso Stepanik (1975), al livello sistolico il fenomeno del collasso coincide con i picchi ed al livello diastolico con gli avvallamenti delle onde pulsanti. Prima di ogni misurazione della PAR è necessario procedere al rilevamento della pressione omerale: nei soggetti normali la PAR sistolica e diastolica corrisponde all’80% – 1 della relativa pressione omerale con un scarto tollerabile di ± 15,2 mmHg (Stepanik 1975). Se la pressione registrata è inferiore a quella ottimale si dipone per la presenza di una stenosi carotidea a monte dell’origine dell’arteria oftalmica; se all’opposto la PAR registrata risulta maggiore si deve pensare alla presenza di un’aumentata resistenza offerta dai vasi cerebrali che si trovano a valle rispetto all’origine dell’arteria oftalmica.
RISULTATI PRELIMINARI
La nostra prima esperienza dell’uso dell’arteriotonografo di Stepanik è stata rivolta alla misurazione della PAR in soggetti considerati normali. I risultati concordano con i postulati di Stepanik precedentemente esposti (PAR=80% -1 della pressione omerale). In un secondo tempo ci siamo interessati di soggetti che presentavano una patologia vascolare retinica per poterne valutare l’eventuale relazione con turbe del circolo carotideo.
Le nostre iniziali impressioni sono le seguenti;
- Nelle trombosi della vena centrale non è possibile la standardizzazione dei risultati avendo registrato risposte contrastanti.
- I casi di occlusione dell’ACR mostrano invece una discreta corrispondenza e positività di risposta., mostrando la presenza di una patologia carotidea collaterale all’occhio interessato.
- I pazienti affetti da pregresso distacco di retina, a cui è stato affiancato un esame doppler di controllo, hanno fatto rilevare pressoché costantemente una risposta positiva, forse a convalidare la teoria dell’insufficienza vascolare come patogenesi dell’iniziale danno retinico (già ipotizzato da Grignolo e Coll. nel 1981)
Tab. 1 – Soggetti normali
CONCLUSIONI
L’arteriotonografo di Stepanik presenta indubbiamente notevoli vantaggi alle precedenti metodiche oftalmodinamometriche:
- La IOP viene misurata direttamente in mmHg.
- Il controllo oftalmoscopico dell’ACR è agevole e continuo senza distorsioni ottiche.
- L’esame è condotto da un solo esaminatore.
- La calibrazione dello strumento è facile ed accurata.
- Si ottiene la registrazione permanente dei valori ottenuti.
- Standardizzazione dei risultati.
Esaminiamo ora gli aspetti meno validi dello strumento di Stepanik (tabella):
- la sonda è estremamente fragile e la sua membrana è sensibilissima ad ogni minimo insulto esterno.
- Questa metodica richiede l’apprendimento di una manualità complessa.
- Sono necessarie ripetute misurazioni.
- La compressione che si deve esercitare su pazienti ipertesi è tale durante la misurazione del valore sistolico da provocare talvolta reazioni dolorose e, anche se molto raramente, stimolazioni vagali indesiderate.
Comunque tale strumento ci è parso senz’altro più maneggevole ed accurato rispetto alle altre metodiche di misurazione della PAR ed indicato principalmente quale metodica, in certi casi sostitutiva dell’arteriografia carotidea permettendo un accertamento incruento di tale distretto vascolare.
VANTAGGI | SVANTAGGI |
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RIASSUNTO
Tra i vari metodi che sono stati perfezionati nel tempo per la misurazione della pressione dell’arteria centrale della retina il più preciso e di più facile utilizzazione è l’arteriotonografo ideato dal Prof. Stepanik di Vienna, con il quale è possibile misurare la PAR simultaneamente all’apparire del fenomeno del collasso dell’arteria centrale della retina. Vengono così descritte le caratteristiche tecniche dello strumento, i vantaggi ed i limiti di questa metodica.
Sono inoltre riferite le prime impressioni degli AA sui risultati fino ad ora ottenuti nella loro pratica clinica. Parole chiave: Arteriotonografo di Stepanik, misurazione della pressione dell’arteria centrale della retina, arteriotonografia.
SUMMARY
Brogliatti B., Amasio E., Feira C., Valli A.: Non invasive evaluation on the carotid artery system: Stepanik arteriotonograph.
In this work are discussed the caratteristic, the advantages and limites of a new instrument for the value of PAR created by prof. Stepanik of Wien University. Starting results and impressions of authors are shown.
Key words: Carotid artery system, Stepanik arteriotonograph.
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