G.Bellone, E. Cagigrigoriu, A. Valli
In questo lavoro riguardante la chirurgia traumatologica dell’orbita, vogliamo descrivere un tipo di intervento che abbastanza frequentemente è necessario effettuare in casi di traumi pregressi dell’orbita. Si tratta di una chirurgia assai semplice, alla portata del chirurgo oculista e che può essere praticata in una normale sala operatoria attrezzata per la chirurgia oculare. Vi presentiamo un caso classico di proptosi traumatica in un soggetto di 51 anni colpito in regione frontorbitaria destra da un colpo di coda di una mucca quattro anni prima. Negli anni successivi ha lamentato progressivo senso di peso a cui si è aggiunta in tempi recenti una diplopia verso l’alto. Il meccanismo per cui si producono queste situazioni patologiche nasce da una discontinuità della volta orbitaria comunicante con il seno frontale. L’emorragia si fa strada nell’orbita, si estende dietro il bulbo al di fuori del cono muscolare, e al sangue si viene ad aggiungere la secrezione del seno frontale stesso, venendosi a costituire una neoformazione lentamente progressiva che richiede una diagnostica assai accurata. A tale scopo ci siamo valsi dell’ecografia unidimensionale, che ci permette non solo di identificare la neoformazione e di valutarne la natura cistica, non tumorale, ma di osservare la comunicazione col seno frontale. Anche l’esame bidimensionale, utile da un punto di vista topografico, ci ha rivelato la presenza di una neoformazione orbitaria. Il caso che viene presentato è quello di un soggetto di 45 anni con un esoftalmo riducibile in OD, comparso circa quattro anni fa in seguito ad un trauma contusivo della regione orbitaria. L’esoftalmo di una certa entità era associato a diplopia e a dolori gravativi al bulbo oculare. L’interesse del filmato consiste nella dimostrazione di quanto sia semplice risolvere casi di questo genere con una corretta diagnosi ed un corretto intervento chirurgico. Questi pazienti spesso sono sottoposti ad interminabili serie di esami e finiscono molto volte al Neurochirurgo, cioè fuori dalla specifica competenza nosologica. Subiscono pertanto interventi più importanti, rischi maggiori, mentre potrebbero risolvere il loro problema con un intervento che non supera il quarto d’ora. Il filmato mostra l’apertura dell’orbita nel quadrante supero esterno in regione sopracigliare, medinate elettrobisturi. Previo scollamento del periostio, si mette a nudo la volta orbitaria. Si svuota la raccolta mucoematica e si asportano le pareti della cisti traumatica. La breccia ossea di comunicazione con il seno frontale viene chiusa con un quadratino di LIODURA fissata mediante cera da osso alla volta orbitaria. Si procede quindi alla sutura in piani separati della cute.
RIASSUNTO
Gli autori presentano una tecnica operatoria per la ricostruzione della volta orbitaria in un caso di neoformazione a partenza dal seno frontale. Parola chiave: Proptosi traumatica, neoformazione orbitaria.